In Europa circa 30 milioni di bambini e adulti di età inferiore ai 45 anni soffrono di asma, un’impattante malattia infiammatoria cronica delle vie aeree che può causare dispnea, sensazione di costrizione toracica, tosse e broncospasmo. Un problema particolarmente diffuso nell’approccio alla malattia è l’uso eccessivo dei cosiddetti Saba, farmaci broncodilatatori beta2-agonisti a breve durata d’azione, che molti pazienti può arrivare sino all’abuso.
Asma, scarsa aderenza alle terapie
Abuso di broncodilatatori
Attualmente la comunità scientifica tende infatti a prendere le distanze dall’impiego dei soli Saba, che agiscono sui sintomi e non sull’infiammazione sottostante la patologia: il loro utilizzo regolare e frequente può essere un segno di scarso controllo della malattia. Parallelamente a questo fenomeno si assiste a un sottoutilizzo dei corticosteroidi inalatori, che invece rappresentano una strategia necessaria per il controllo dell’infiammazione stessa.
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Un approccio sbagliato alla patologia
Secondo quanto rilevato da una recente ricerca, nel nostro Paese il 32 per cento dei pazienti usa più di due inalatori di Saba l’anno, quantità associata a un aumento del rischio di gravi riacutizzazioni. «Peraltro lo stesso lo stesso studio ha evidenziato, attraverso una survey condotta su 200 farmacie italiane, che questa quota di pazienti acquista spesso questi inalatori senza prescrizione del medico», ha spiegato Paola Rogliani, direttrice dell’Unità di malattie dell’apparato respiratorio al policlinico Tor Vergata di Roma, occasione della presentazione dell’evento Asma Zero Week che dal 23 al 27 maggio metterà a disposizione consulenze specialistiche gratuite in 45 centri specializzati in tutta Italia.
Una campagna per sensibilizzare
La campagna è promossa da FederAsma e Allergie con il patrocinio della Società italiana di allergologia, asma e immunologia clinica e della Società italiana di pneumologia: l’obiettivo è quello di sensibilizzare gli oltre 3 milioni di pazienti in Italia sull’importanza della prevenzione degli attacchi d’asma e sulla possibilità di ridurne l’impatto sulla vita quotidiana attraverso l’adozione di corrette strategie di comportamento, alla luce delle nuove risultanze scientifiche.