Il 37 per cento delle donne in menopausa afferma di essere entrata in questa fase di vita con qualche difficoltà e di essersi sentita sola nell’affrontarla e poco seguita a livello medico. Peraltro più del 50 per cento delle donne in climaterio lamenta sintomi come mal di testa, disturbi del sonno e stanchezza, mentre più di una donna in menopausa su due soffre di diminuzione del desiderio e del piacere sessuale, aumento di peso, dolori articolari e muscolari, vampate di calore e sudorazione.

Le donne non cercano aiuto

Nonostante questo, quasi la metà non ricorre ad alcun rimedio per farvi fronte, facendo al massimo uso di integratori alimentari e prodotti erboristici. Soltanto il 5 per cento fa ricorso all’unica soluzione realmente in grado di alleviare queste problematiche: la terapia ormonale sostitutiva. Esistono infatti ancora molti ostacoli alla sua diffusione: la menopausa viene considerata, infatti, come una fase naturale della vita contro la quale non è necessario prendere provvedimenti o assumere farmaci, se non indispensabili. Inoltre il timore che questi abbiano effetti collaterali gravi è ancora molto presente.

Atrofia vaginale, terapie “naturali”

Un’indagine per fare chiarezza

I dati vengono dall’indagine La menopausa nella vita delle donne, realizzata su un campione di 315 donne di età compresa tra 44 e 65 anni dall’Istituto di ricerca Elma Research per conto di Fondazione Onda, l’osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere. «È indispensabile supportare le donne con un’informazione adeguata su cosa dovranno aspettarsi dalla menopausa e anche su come potervi far fronte per viverla al meglio», spiega Francesca Merzagora, presidente di Fondazione Onda. «Il ginecologo e il medico di medicina generale hanno un ruolo fondamentale in questo».

La terapia sostitutiva è sicura

Oggi la ricerca mette a disposizione delle donne terapie molto sicure, a base di ormoni identici a quelli che la donna aveva prima di entrare in menopausa, per contrastare al meglio vampate, sudorazioni notturne e disturbi del sonno. «Inoltre è possibile personalizzare il tipo e la durata della terapia per ridurre al minimo gli eventuali rischi, che sono stati notevolmente ridimensionati da studi recenti», spiega Rossella Nappi, responsabile del Centro della menopausa ad alta complessità al Policlinico San Matteo di Pavia. «Grazie a queste terapie si possono ottenere numerosi benefici preventivi sul versante osseo, cardiovascolare e cognitivo in tutte le donne, soprattutto se in menopausa prima dei cinquant’anni».