L’eccessiva sonnolenza diurna è uno dei sintomi che lamentano i pazienti con sindrome delle apnee ostruttive del sonno, un disturbo caratterizzato da pause nella respirazione durante il sonno dovute all’ostruzione parziale o totale delle prime vie aeree. La condizione è frequentemente associata ad affaticamento, difficoltà di attenzione e concentrazione, irritabilità. Questi sintomi hanno un forte impatto sulla qualità di vita dei pazienti che ne soffrono: spesso hanno una ridotta produttività sul lavoro ed è inoltre dimostrato che il rischio di incidenti stradali dovuti a colpi di sonno aumenti sensibilmente in questi soggetti con sonnolenza residua conclamata.
Un nuovo principio attivo
È da poco disponibile in Italia un nuovo farmaco capace di contrastare l’eccessiva sonnolenza diurna dovuta a questa patologia. Pitolisant, questo il nome del principio attivo, è indicato per migliorare lo stato di veglia nei pazienti adulti affetti da sindrome delle apnee ostruttive del sonno nei quali le terapie per questa condizione – come l’impiego della pressione continua positiva delle vie aeree (Cpap) – non hanno dato risultati soddisfacenti.
Grande impatto individuale e sociale
La sindrome delle apnee ostruttive del sonno è piuttosto diffusa: si stima colpisca circa il 10 per cento della popolazione adulta. Caratterizzata da frequenti episodi di interruzione o riduzione significativa del passaggio dell’aria nelle vie aeree che danno luogo a riduzione della saturazione di ossigeno dell’emoglobina, produce una serie di micro-risvegli tra i 10 e i 30 secondi e fino al minuto che pur non essendo percepiti dal paziente causano una frammentazione del sonno, che perde così il suo effetto ristoratore. «In Italia si stima ne soffrano circa 7 milioni di persone, ma solo poco più di 250mila sono oggi in trattamento», spiega Giuseppe Insalaco, pneumologo e primo ricercatore presso l’Istituto di farmacologia traslazionale del Cnr di Palermo. «Oltre all’eccessiva sonnolenza, il disturbo causa astenia (stanchezza) diurna, cefalea al risveglio e disturbi dell’umore, tutti sintomi che peggiorano sensibilmente la qualità della vita dei pazienti».
I pericoli delle apnee notturne
Ma non è tutto: se trascurata, la sindrome favorisce l’insorgenza di patologie metaboliche come il diabete di tipo 2, ha riflessi negativi sull’apparato cardiocircolatorio con conseguenze quali l’ipertensione arteriosa, la fibrillazione atriale, l’insufficienza cardiaca cronica, l’aterosclerosi, la coronaropatia e l’ictus. Ha inoltre un impatto sul sistema immunitario con un aumentato rischio di sviluppare patologie tumorali. Nonostante le terapie oggi disponibili, molti pazienti continuano a manifestare apnee e sonnolenza diurna: un farmaco in grado di trattare questa sintomatologia residua è quindi un’importante rivoluzione. Grazie a un meccanismo d’azione innovativo che potenzia la trasmissione degli stimoli lungo le vie istaminergiche centrali, pitolisant promuove la veglia senza presentare effetti psicostimolanti e senza determinare un incremento della pressione arteriosa e della frequenza cardiaca, spesso già alterate nei pazienti con sindrome delle apnee ostruttive del sonno. Il farmaco ha inoltre dimostrato di essere efficace anche sull’astenia diurna.