La psoriasi è una malattia cronica recidivante della cute che in Italia colpisce circa 2 milioni di persone. C’è però ancora una certa mancanza di informazione attorno a quella che da molti è percepita come una “semplice” malattia della pelle: dietro alle lesioni che la caratterizzano si nasconde infatti una patologia sistemica che può avere molte ripercussioni sulla salute generale. Ad esempio, fino al 30 per cento dei pazienti con psoriasi può sviluppare nel tempo l’artrite psoriasica, una malattia infiammatoria cronica che provoca dolore, rigidità e gonfiore delle articolazioni. Non mancano poi le complicanze e le comorbilità metaboliche e cardiovascolari.

Immagini e parole

Proprio per sottolineare questi aspetti Janssen Immunology, in collaborazione con le principali associazioni pazienti impegnate su questa patologia, ha appena lanciato la campagna Oltre le apparenze. L’obiettivo è quello di sensibilizzare sulla malattia psoriasica e le sue possibili manifestazioni, favorendo così una diagnosi precoce fondamentale per intervenire con le giuste terapie e garantire una migliore qualità di vita. Per l’occasione l’illustratore Massimo Valenti ha realizzato una serie di immagini (tra cui questa in apertura) parte di una mostra virtuale allestita sul sito web Psoriasi360.it. Il portale raccoglie anche testimonianze di medici e pazienti oltre a una serie di contenuti scientifici e informativi sulla psoriasi e sull’artrite psoriasica di cui sono io stesso tra gli autori (li trovate qui e qui).

Malattie immunomediate: il burden

A oggi sono circa 20 milioni le persone che in Europa convivono con malattie croniche immunomediate come la psoriasi e l’artrite psoriasica. Si tratta di patologie che impattano pesantemente sulla vita dei pazienti: dolore, stanchezza, incapacità di svolgere le attività quotidiane, ma anche ripercussioni psicologiche come ansia, stress e depressione.

Una patologia multifattoriale

La psoriasi e l’artrite psoriasica, come tutte queste altre condizioni, vedono un coinvolgimento del sistema immunitario e hanno un’eziologia multifattoriale: «Non esiste una causa univoca della malattia, anche se alcuni eventi come traumi, infezioni, stress e l’uso di farmaci possono contribuire a scatenarla in persone già predisposte», spiega Antonio Costanzo, direttore del reparto di dermatologia all’Istituto Humanitas di Milano e vicepresidente dello European Dermatology Forum. «Comunicare al paziente la diagnosi di psoriasi non è mai una cosa facile, perché si tratta di una malattia con cui dovrà convivere e della quale non si può conoscere a priori l’evoluzione».

La rivoluzione dei biologici

Va però detto che oggi esistono terapie che possono migliorare sensibilmente la qualità della vita. Tra queste i farmaci biotecnologici che agiscono direttamente sul sistema immunitario. Si tratta di trattamenti che hanno modificato sensibilmente l’impatto della patologia dal momento che consentono una significativa riduzione delle lesioni, una riduzione dei sintomi e un netto miglioramento della qualità di vita da un punto di vista clinico, psicologico e relazionale.

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