Ogni anno nei Paesi dell’Unione europea si registrano circa 33mila decessi causati da batteri resistenti agli antibiotici: quasi un terzo, oltre 10mila, riguardano l’Italia. Se il 2020 sarà ricordato come l’anno del Coronavirus, funghi e batteri non solo continuano a esistere ma anzi avanzano diventando sempre più resistenti ai farmaci in grado di fermarli. Senza una maggiore consapevolezza dei cittadini e in assenza di interventi strutturali, nel 2050 i batteri multiresistenti saranno la principale causa di morte al mondo. Mentre già oggi alcuni pazienti affetti da Covid-19 possono sviluppare sovrainfezioni da germi che aggravano il loro quadro clinico. I dati vengono dalla campagna Non scordiamoci funghi e batteri. Difendiamo insieme gli antimicrobici, promossa da Pfizer in occasione della World Antimicrobial Awareness Week 2020 che si è tenuta dal 18 al 24 novembre scorsi.
No all’abuso di antibiotici
La campagna vuole essere un appello rivolto a cittadini, istituzioni e media affinché vengano difesi valore ed efficacia dei farmaci antimicrobici, messi a rischio da un uso scorretto che apre la strada ai superbugs, microorganismi diventati resistenti a questi farmaci. Lavarsi le mani, non abusare di farmaci antimicrobici, utilizzarli secondo la prescrizione del medico sono le regole fondamentali: «A causa di un uso improprio di antibiotici, antifungini e antivirali», ha detto Claudio Mastroianni, direttore dell’Unità di malattie infettive al Policlinico Umberto I di Roma, «funghi, virus e parassiti hanno imparato a difendersi». Del resto con l’invecchiamento della popolazione è anche aumentata la probabilità di sviluppare infezioni prodotte da questi microrganismi resistenti.
Servono anche incentivi alle pharma
L’obiettivo dunque è uno: preservare i farmaci antimicrobici disponibili, utilizzandoli nel modo più opportuno. Il che non significa solo che i pazienti non devono abusarne, ma anche che i medici non li prescrivano quando non necessari. Il problema è di non poco conto, vista tra l’altro la scarsità di farmaci antimicrobici efficaci oltre quelli che stanno perdendo efficacia: accanto alla sensibilizzazione verso cittadini e medici, occorrono quindi anche meccanismi che incentivino gli investimenti delle aziende farmaceutiche allo sviluppo di nuovi principi attivi.