Fumo, alcol e stupefacenti: a rischio i giovani italiani. Questa è la fotografia che emerge dal nuovo rapporto dell’European School Survey Project on Alcohol and Other Drugs (Espad). Lo studio, coordinato dal gruppo di ricerca italiano dell’Istituto di fisiologia clinica del Cnr e pubblicato in collaborazione con l’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze, si basa sull’ultima rilevazione condotta nel 2019 in 35 Paesi europei su studenti di 15 e 16 anni di età. Il report 2019 contiene informazioni su uso e percezioni di tabacco, alcol, sostanze illecite, inalanti, farmaci e nuove sostanze psicoattive.
Fumo e alcol, pessimi i nostri ragazzi
Il consumo di alcol rimane elevato. Quasi l’80 per cento dei giovani europei ne ha fatto uso nel corso della vita anche se oggi i consumi appaiono inferiori a quelli del 2003, così come inferiore è il divario di genere: ragazzi e ragazze bevono sostanzialmente allo stesso modo. Va detto che in Italia la percentuale di studenti che fa uso di alcol è superiore alla media europea di cinque punti percentuali circa. Buone notizie per quel che concerne il fumo: tra il 1995 e il 2019 Espad ha rilevato una diminuzione dell’uso di tabacco per quel che concerne tanto l’uso occasionale che quello quotidiano. Tuttavia l’Italia è tra i Paesi con la percentuale più alta di studenti che riporta di aver fumato sigarette nel corso della vita: un 55 per cento. «Per descrivere meglio i modelli contemporanei di consumo di nicotina, l’ambito della survey condotta nel 2019 è stato esteso indagando per la prima volta anche il consumo di sigarette elettroniche», ha spiegato Sabrina Molinaro, coordinatrice europea dello studio e ricercatrice del Cnr». I nuovi dati rivelano infatti un’alta prevalenza dell’uso di sigaretta elettronica: il 40 per cento ne ha fatto uso nel corso della vita.
Droga, malissimo i giovani italiani
Quanto alle sostanze psicoattive, la rilevazione mostra che uno studente su sei ne ha fatto uso almeno una volta nella vita, con livelli che variano notevolmente tra i Paesi. Tra tutte la cannabis è ancora la sostanza illecita più usata: il 4 per cento dei giovani intervistati risponde ai criteri di un consumo potenzialmente a rischio. Anche in questo caso nel nostro Paese si riscontrano percentuali di utilizzo di cannabis tra le più alte in Europa: gli studenti italiani che hanno provato questa sostanza almeno una volta nella vita sono il 27 per cento, secondi solo a quelli della Repubblica Ceca (28 per cento). Ancora più grave, un 3,4 per cento dei giovani ha riferito di aver fatto uso almeno una volta nella vita di nuove sostanze psicoattive, stupefacenti molto potenti di origine sintetica che sfuggono ai controlli perché non censite nelle tabelle ufficiali delle droghe illegali.