Una persona su 3 con diabete tipo 2 presenta una malattia cardiovascolare che, nel 90 per cento dei casi, è di natura aterosclerotica ossia causata dall’accumulo di colesterolo sulle pareti delle arterie, prima causa di infarto e ictus. Questi sono i principali risultati scaturiti dallo studio Capture, presentato lo scorso 24 settembre da Novo Nordisk in occasione del congresso della Società europea di diabetologia (Easd). Lo studio ha valutato la prevalenza delle malattie cardiovascolari, il loro rischio e come vengono gestite nelle persone con diabete tipo 2. Primo nel suo genere, ha coinvolto circa 10mila partecipanti provenienti da 13 Paesi di tutto il mondo, raccogliendo dati sia dall’ambito specialistico diabetologico sia della medicina generale. Lo studio ha, inoltre, messo in luce come solo 2 persone su 10 con diabete tipo 2 e aterosclerosi ricevano un trattamento con farmaci di comprovato beneficio cardiovascolare.
Occorre più sensibilizzazione
«I risultati», ha detto Ofri Mosenzon dello Hadassah Medical Center in Israele, tra gli autori dello studio, «sono fondamentali per chiunque sia coinvolto nella cura di persone con diabete tipo 2. I dati evidenziano che, nonostante la prevalenza di aterosclerosi in questa popolazione sia elevata, la grande maggioranza dei pazienti non viene curata con i trattamenti che hanno dimostrato di ridurre il rischio di eventi cardiovascolari». Va ricordato inoltre come le malattie cardiovascolari siano la principale causa di disabilità e di morte tra le persone con diabete tipo 2. «Peraltro fino a poco tempo fa», ha detto Stephen Gough di Novo Nordisk, «la natura del legame tra il diabete tipo 2 e le malattie cardiovascolari non era pienamente riconosciuta su scala globale». Oggi le cose sono cambiate e le persone con diabete tipo 2 devono essere ancor più consapevoli dei rischi a cui vanno incontro. Dal canto loro, i medici devono attivarsi per eseguire screening attivo per tutti i fattori di rischio nella popolazione coinvolta.