Oggi è l’ottava giornata mondiale contro il tumore ovarico, la più grave neoplasia ginecologica contro la quale non esistono ancora strumenti efficaci di prevenzione. «Il tumore ovarico», ha spiegato Nicoletta Cerana, presidente di Acto (Alleanza contro il tumore ovarico), rete di associazioni pazienti che da anni si batte contro questa malattia, «è estremamente aggressivo e l’unica arma che le donne hanno per difendersi è l’informazione».
Qualche dato sul tumore ovarico
Il tumore ovarico è l’ottava causa di morte nella popolazione femminile.
300mila
Donne che si ammalano ogni anno in tutto il mondo
760mila
Donne che convivono con la malattia
41%
Tasso di sopravvivenza a 5 anni nei paesi industrializzati
51mila
Donne che oggi convivono con questo tumore in Italia
Non esiste uno screening specifico
Purtroppo tutte le donne sono a rischio di tumore ovarico, ma solo nel 25-30 per cento è nota una causa genetica. Di questa malattia si parla molto meno rispetto ad altri tumori femminili, nonostante l’elevato rischio per la vita: in caso di diagnosi tardiva la sopravvivenza a cinque anni non supera infatti il 40 per cento. Mancano strumenti di prevenzione, ma non esistono nemmeno strumenti efficaci di screening come accade per il tumore dell’utero o al seno: nemmeno il pap test, infatti, è in grado di rilevare un tumore ovarico. Per questo, specie in caso di familiarità, sono raccomandati controlli ginecologici periodici e l’ecografia transvaginale.
Tumore al seno per 1 donna su 8
Fattori di rischio e sintomi
Esistono alcuni fattori che riducono il rischio. Tra questi ad esempio:
1. L’uso della pillola anticoncezionale: i contraccettivi orali, se assunti per almeno quattro anni, abbattono il rischio di tumore all’ovaio fino al 50 per cento;
2. La gravidanza e la pluriparità (ovvero l’aver avuto più di un figlio).
Senza voler creare allarmismi, è utile conoscere i principali sintomi. Va tenuto presente che sono del tutto aspecifici, ovvero compatibili con moltissime altre condizioni e patologie decisamente meno gravi. È pertanto molto importante che ogni donna impari a riconoscere questi segnali, ma che al contempo ne discuta sempre con il proprio ginecologo. Tra i principali sintomi vanno ricordati:
1. Sensazione di sazietà anche a stomaco vuoto;
2. Gonfiore persistente all’addome;
3. Fitte addominali;
4. Bisogno frequente di urinare;
5. Perdite ematiche vaginali;
6. Stitichezza o diarrea.
L’importanza dei centri specializzati
Il tumore ovarico deve essere curato solo in centri specializzati, cioè gli ospedali dotati di competenze professionali, tecnologiche e organizzative necessarie ad affrontare una patologia così complessa: l’elenco dei centri cui rivolgersi è disponibile anche sul sito di Acto (www.acto-italia.org), che peraltro raccoglie molte informazioni affidabili e utili per le donne.