Secondo il report Istat La salute mentale nelle varie fasi della vita la depressione è il disturbo mentale più diffuso: si stima che in Italia superino i 2,8 milioni i soggetti che ne hanno sofferto nel corso del 2015 e siano 1,3 milioni quelli che hanno presentato i sintomi della depressione maggiore nelle due settimane precedenti l’intervista. Oggi la patologia nelle sue diverse forme è in crescita in tutto il mondo, in particolare quello occidentale e tra i giovanissimi: lo ha rivelato una ricerca pubblicata sul Journal of Abnormal Psychology secondo la quale nelle altre classi di età non si riscontra questo trend di crescita. Lo studio – condotto da Jean Twenge, psicologa presso la San Diego State University (Usa) – ha coinvolto oltre 200mila soggetti tra i 12 e i 17 anni tra il 2005 e il 2017 e quasi 400mila adulti di 18 anni o più per il periodo che va dal 2008 al 2017.
Malattia complessa e variegata
La depressione è infatti una patologia multiforme che si presenta in modi differenti a seconda dei contesti socioculturali, anagrafici ma anche del sesso: oggi sappiamo ad esempio che nel cervello maschile e in quello femminile la malattia mostra caratteristiche diverse. Una ricerca recente, condotta alla Michigan State University (Usa), ha dimostrato che il testosterone è capace di modulare la risposta allo stress connessa alla malattia. Le diverse funzioni biochimiche del cervello maschile e di quello femminile attivano infatti, almeno nei topi su cui è stato condotto lo studio, differenti risposte comportamentali.
Verso terapie sempre più mirate
«Queste scoperte», ha spiegato A.J. Robison, uno dei ricercatori, «potranno consentire di individuare sempre migliori terapie personalizzate». Un altro studio, pubblicato quest’anno sulla rivista NeuroImage, ha fatto luce invece sulle differenze nello sviluppo del cervello di adolescenti maschi e femmine. Si è concentrato in particolare su amigdala e ippocampo, strutture che sappiamo essere coinvolte nell’insorgenza di molte patologie psichiatriche: anche questi risultati dovrebbero poter contribuire a comprendere le peculiarità della depressione maschile e di quella femminile.