Secondo i dermatologi la pelle è la parte superficiale della nostra psiche: qualche anno fa un team di psicologi della University of St Andrews (Scozia) aveva dimostrato, ad esempio, che tendiamo a giudicare a primo acchito come più sane le persone con una pelle del viso di un rosa intenso. Non è un caso: «La cute e il sistema nervoso sono generati dallo stesso foglietto embrionale, durante la gestazione», mi ha spiegato in un’intervista la dermatologa Corinna Rigoni. Così quello che accade sulla pelle ha a che vedere anche con i nostri stati emotivi. È evidente con gli eczemi e le dermatiti atopiche, cioè intrinseche e spesso causate da stati ansiosi ed emotivi che possono alterare la naturale difesa batterica. Questa costituisce il cosiddetto microbiota cutaneo, cioè l’insieme dei microrganismi che popola la pelle e che è di fondamentale importanza come prima linea di difesa dell’organismo dagli agenti patogeni.

Batteri amici per la pelle

Sempre più numerose sono le evidenze scientifiche che mettono in luce l’importanza dei batteri commensali per la nostra salute, importanti nel regolare il pH della pelle e nell’ostacolare la colonizzazione dei patogeni. «Quando la pelle non è protetta, possono verificarsi eritemi a cui possono seguire vescicole e croste prodotte dal grattamento», aggiunge Rigoni. «Naturalmente anche condizioni ambientali possono facilitare eczemi, dermatiti ed eritemi: ad esempio le aggressioni chimiche dovute a sostanze a cui veniamo a contatto oppure a prodotti per l’igiene non adeguati». In ogni caso queste condizioni sono legate anche a mancanza di idratazione: «Chi è predisposto infatti ha meno ceramidi, le molecole lipidiche che legano tra loro le cellule cutanee». È fondamentale, specie per chi ha una pelle così sensibile, mantenere in armonia il tessuto cutaneo: «Soltanto lavandoci le mani senza sapone asportiamo un quarto di queste molecole lipidiche», spiega Rigoni.

Già da piccoli…

Queste accortezze riguardano in modo particolare i bambini: se presentano segni di dermatite atopica la loro pelle dovrà sempre essere mantenuta idratata. «Oggi esistono numerose creme idratanti ma anche arricchite di probiotici, fondamentali a ripristinare l’ecosistema della pelle», aggiunge la dermatologa. In alcuni casi, accanto ai trattamenti topici, potranno inoltre essere prescritti dal dermatologo famarci sistemici (per bocca) in grado di ridurre le condizioni infiammatorie alla base della dermatite.