L’obesità non è, se non in casi ridotti, causata da altro se non da comportamenti un’alimentazione scorretta e dalla sedentarietà: «Si sente spesso dire che alcune persone sono sovrappeso per colpa di disfunzioni ormonali», mi ha spiegato Giovanni Quartararo, chirurgo generale e bariatrico di Firenze a margine di un’intervista su BenEssere di aprile a un paziente che ha superato la sua condizione di grave sovrappeso grazie a una innovativa tecnica. «Le cause endocrinologiche dell’obesità riguardano però meno del 10 per cento dei pazienti». Possono essere presenti anche squilibri ormonali, ma in genere sono conseguenza dell’obesità stessa.
Un “palloncino” innovativo
Oggi la terapia dell’obesità comprende approcci diversi. Quello adottato dal paziente di cui ho raccontato la storia non è però strettamente chirurgico: «Si tratta di una procedura che consiste nell’impiego di un palloncino, ripiegato e contenuto in un capsula deglutita in ambulatorio, riempito di acqua tramite un catetere una volta posizionato nello stomaco». In parte occupato dal palloncino, lo stomaco invia al cervello segnali di sazietà che riducono la fame. «Il palloncino resta in posizione in media quattro mesi, dopo i quali si svuota autonomamente per poi essere espulso tramite le feci». Durante questo lasso di tempo, il paziente è seguito da nutrizionisti e psicologi che lo affiancano nell’apprendimento di corrette abitudini alimentari e di stili di vita sani. «Si può ottenere un calo di peso di circa il 10 per cento», conclude il chirurgo, «e quindi in media fino a 20 chili». La metodica non è riservata solo ai pazienti gravemente obesi, ma anche a quelli sovrappeso.