Secondo quanto riporta l’Istituto superiore di sanità sulla base dei risultati dell’indagine Istat Aspetti della vita quotidiana in Italia, nel 2015 più di un terzo della popolazione adulta era in sovrappeso mentre era obesa una persona su dieci. Soprattutto nell’obesità, definibile in presenza di un indice di massa corporea superiore a 30, la causa dell’eccesso ponderale è multifattoriale: contano cioè fattori che vanno dalla predisposizione genetica agli stili di vita. A oggi l’eccesso di peso rappresenta un primario problema di salute pubblica, soprattutto nei Paesi occidentali dove obesità e sovrappeso sono in costante aumento a causa di un’alimentazione sempre più dominata da cibi industriali invitanti ma che causano dipendenza. A rendere un alimento irresistibile sono infatti i grassi, presenti nella dieta dell’uomo preistorico per l’11 per cento e oggi tra il 35 e il 40. Se chi vive nei Paesi freddi può assumerne in abbondanza, in quanto preparano l’organismo alle basse temperature, alle nostre latitudini è solo gola: «Quando gola e fame sono in conflitto», scrive Sharman Apt Russell in Fame, una storia innaturale (Codice edizioni), «spesso è la prima ad averla vinta. Lo notiamo nei pazienti che vengono nutriti tramite cannula: la loro fame è alleviata, ma l’appetito rimane e segretamente mangerebbero del cibo solido anche a rischio di dolore o vomito».
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