La maggior parte delle persone beve per il piacere del gusto, ma soprattutto per gli effetti piacevoli che l’alcool provoca: maggiore facilità nelle relazioni sociali e sessuali, euforia e rilassamento. Questo è possibile grazie al sistema dopaminergico, il circuito cerebrale al centro dei processi collegati al piacere. L’alcool, così come cibo, sesso e droghe, attiva infatti l’amigdala, l’ippocampo, l’ipotalamo, il giro del cingolo e il nucleus accumbens, ovvero le parti più arcaiche nell’evoluzione del sistema nervoso fondamentali per motivare ogni nostra azione sociale, come chiacchierare e stare bene con gli altri.
Alcolismo, come combatterlo
Per questo per combattere l’alcolismo si passa anche attraverso i meccanismi del piacere. Uno studio condotto dall’Università del Cile e della North Carolina (Usa) ha tentato di replicare, nei soggetti alcolisti, la predisposizione biologica delle popolazioni asiatiche verso l’intolleranza all’alcol. I ricercatori sono partiti da questa condizione diffusa in Asia, dove la popolazione mostra una minore concentrazione nel fegato dell’enzima alcol deidrogenasi in grado di smaltire le molecole di alcol, per eliminare l’enzima attraverso la terapia genica. I risultati in vitro hanno mostrato come sia possibile ridurre la quantità di questo enzima del 90 per cento. Ma riducendo la capacità di reggere l’alcol, se ne riduce anche il piacere e senza piacere non ha più senso prendere in mano la bottiglia.
Tutti i danni dell’alcolismo
La difficoltà nel combattere l’alcolismo dipende anche dal ruolo psicologico che l’alcol riveste, in particolare tra i giovani: per loro il piacere dell’alcool è legato in gran parte alla sbronza, che ha una funzione importante. «L’ubriacatura è un rito di passaggio, fisiologico in tutte le culture mediterranee», mi ha spiegato Michele Contel, segretario generale dell’Osservatorio permanente sui giovani e l’alcool, in un’intervista. Il punto è che talvolta con l’età adulta le cose peggiorano: è vero per quel milione di persone alcoldipendenti e quegli 8 milioni di bevitori a rischio. Il consumo di alcolici è correlato a circa 60 tipi di patologie psichiatriche e internistiche mentre le diagnosi ospedaliere per patologie attribuibili totalmente all’alcol hanno superato nel nostro Paese le 80mila unità. 22 miliardi sono i costi a carico della collettività senza contare le conseguenze sociali: violenze, divorzi, disagio familiare e lavorativo oltre alle sempre più numerose vite perse in incidenti stradali.